È una vita intera al servizio della Chiesa universale. Una vita vissuta – ha detto di lui Papa Francesco il giorno del funerale nella basilica di S. Pietro in Vaticano il 17 gennaio 2017 – “come sincero e solerte collaboratore della Santa Sede e sacerdote vicino agli ultimi e al mondo delle missioni, sempre fedele al Vangelo di Cristo”. Soprattutto la vita di un uomo – il Cardinale svizzero Gilberto Agustoni, Prefetto Emerito del Tribunale della Segnatura Apostolica scomparso a Roma il 13 gennaio 2017 quasi all’età di 95 anni – che con tutte le sue forze ha saputo dedicare il suo carisma vocazionale al bene comune nei tanti incarichi ricoperti da semplice sacerdote, prima in Svizzera, sua terra natale,, e poi presso la Santa Sede nelle vesti di fedele collaboratore di ben 7 papi (Pio XII, Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco) in qualità di esperto giurista, profondo teologo, liturgista aperto al rinnovamento conciliare e attento canonista presso importanti dicasteri come la Congregazione della Dottrina della Fede, la Congregazione per il Clero e il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, la Cassazione Vaticana.
Ma anche, e soprattutto, come sacerdoti di Cristo, vicino ai più bisognosi ed alee vastissime realtà missionarie sparse nel mondo, seguendo in modo particolare come padre spirituale e protettore l’Istituto delle Figlie di S. Maria di Leuca, della cui fondatrice, Madre Elisa Martinez è in corso il processo di beatificazione dopo che la Congregazione Vaticana per le Cause dei Santi nel 2016 ha riconosciuto ufficialmente le sue virtù, riservandole il titolo di Serva di Dio.
Il via al processo canonico di Madre Elisa, – a cui il Cardinale Agustoni ha dedicato tutto il suo impegno e la sua passione umana e sacerdotale fino a pochi giorni prima della scomparsa – ha tracciato la strada verso l’ascesa agli onori degli altare per una suora dal carattere forte, indomabile e mite, Suor Martinez, ispiratrice illuminata e infaticabile guida, nonché artefice di una delle più attive congregazioni presenti in Europa, in America, in India ed in estremo Oriente con decina di nidi e scuole dell’infanzia, Case di accoglienza per ragazze madri, case di cura, presidi sanitari, istituiti per aiutare malati e bisognosi tra le fasce più povere di quelle popolazioni servite dalle consorelle missionarie Figlie di Santa Maria di Leuca forgiate dal carattere e dalla forza della nuova Serva di Dio ammirata dal giovane don Gilberto fin dal loro primo incontro avvenuto agli inizi degli anni Cinquanta. Un incontro del tutto casuale al confine tra Italia e Svizzera, nella stazione della dogana dove il padre del futuro Cardinale lavorava. Poche parole, e tra il giovane sacerdote appena ordinato e giovane intraprendente suora nasce una fraterna e contagiosa amicizia che segnerà entrambi in maniera indelebile fino alla conclusione delle loro vite terrene. L’incontro avviene il 15 gennaio 1947, il giorno in cui Madre Martinez si reca a Chiasso per fondarvi una Casa di accoglienza. Don Agustoni, messo al corrente dell’iniziativa si mette subito a sua disposizione e l’aiuterà nella realizzazione di un’impresa destinata a produrre tanti abbondanti frutti nei cinque continenti e quell’incontro saranno gli artefici della grande opera delle Figlie di S. Maria di Leuca.